Ma Che Musica, Maestro!
Ma Che Musica, Maestro!
L’esperienza del Campo Scuola Missionario svoltosi nella Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria di Galatina (Le) in collaborazione con il Centro Missionario di Martina Franca (Ta).
Un’esperienza nuova per i ragazzi di Galatina, come me che scrivo, e per quelli di Martina Franca, per entrambi vissuta in un ambiente poco conosciuto: l’oratorio della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, dove 28 giovani delle due cittadine tra gli 11 e i 14 anni, accompagnati e guidati dai parroci e dagli animatori, hanno passato la settimana tra il 31 luglio e il 7 agosto insieme in un Campo scuola a tema musica organizzato dai missionari del Centro di Martina Franca, per la prima volta in questa sede. Ogni giornata aveva un proprio sottotema: mettersi in ascolto di se stessi, degli altri, “accordarsi” con gli altri in un gruppo, l’unicità di ognuno e i propri talenti, ascoltare la chiamata di Dio, riconoscersi al Suo servizio e riuscire a diffondere il Suo messaggio. C’era un momento della giornata dedicato alla preghiera, uno alla presentazione del tema della giornata, con l’ascolto di una canzone e la visione di un video o l’ascolto di una testimonianza, uno ai lavori di gruppo, uno al Grande Gioco, uno al Cerchio Serale con la presentazione dei lavori di gruppo e le preghiere spontanee alla fine della giornata, oltre ai 4 pasti.
Il venerdì è stato il particolare giorno del “Deserto”: un momento di dialogo personale con Dio, in cui dedicarsi alla stesura di una preghiera, una riflessione, un pensiero, da esprimere la sera stessa. Prima di cena, un giorno sì e uno no, veniva celebrata la Messa. Non è mancato un pizzico di competizione: i ragazzi, divisi in 4 gruppi, hanno guadagnato punti in base all’impegno nelle attività di gruppo e nelle mansioni giornaliere, all’ordine nelle camere, alla puntualità nel riunirsi quando venivano chiamati e alla posizione raggiunta nel Grande Gioco.
Insomma, un’esperienza all’insegna dell’impegno personale e di gruppo e della preghiera, ma non solo: un’occasione come poche per stringere amicizia con compagni e animatori e, perché no, con i Padri, per legare nei momenti di svago e confrontarsi sulla vita e sulle differenze dei due slang e i due diversi dialetti nelle due località, infatti, per favorire la socializzazione, i ragazzi sono stati invitati ad usare il loro cellulare il meno possibile, se non per le telefonate a casa, e per la maggior
parte delle volte, ciò si è rivelato utile per creare dei ponti d’amicizia Galatina-Martina. A fine campo, i ragazzi hanno immagazzinato un’esperienza utile per la loro vita, ricca di spunti per proseguire la loro missione, il loro cammino religioso, per contribuire all’aiuto in casa e nelle altre situazioni. Si è concluso un Campo con
libero spazio al confronto, al mettersi in gioco, al proporre e applicare le proprie idee per la vita. Proprio come ha detto il vice parroco del Cuore Immacolato, Padre Matteo, l’ultimo giorno:”Il Campo inizia Oggi”.
https://pastoralegiovanileotranto.it/iniziative/esperienze-da#sigProId28a690cb98
PARROCCHIA “S. Caterina” - GALATINA
“I Giovani del Grembiule”: sempre in azione nella Parrocchia di Santa Caterina D’Alessandria
Lo sguardo delle catechiste della Parrocchia di Santa Caterina d’Alessandria a Galatina rimane rivolto verso i giovani che, finito il percorso di iniziazione cristiana, vengono accompagnati in un cammino di continuità e di integrazione nella vita della comunità parrocchiale, rivolta essa stessa principalmente ad impegnarsi nella carità.
I nostri ragazzi del post-cresima, in modo immaginario, indossano il grembiule e si mettono al “servizio”, diventando “I Giovani del Grembiule”. E la loro risposta ai vari compiti caritativi è sempre molto attenta e attiva.
Con entusiasmo si ritrovano a dare il proprio aiuto nelle raccolte solidali di alimenti e, a seguire, nella preparazione dei pacchi da consegnare alle famiglie seguite dal Gruppo Caritas parrocchiale. E ancor di più il loro aiuto è importante nella gestione del “Guardaroba” dove si divertono a smistare, piegare e riporre negli armadi gli indumenti raccolti e destinati alle persone in difficoltà.
Nel “Guardaroba” c’è sempre un gran bel lavoro da fare. Gli indumenti vengono suddivisi per tipologia (uomo, donna, bambino, bambina), per taglia o per età e, infine, per stagione.
Tra poco una nuova missione li aspetta…il cambio di stagione!!!
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